Di Elio Carmi
Senza le lettere non ci sarebbe la scrittura. Le lettere sono origine della scrittura; la scrittura porta dentro di se' la parola, altri sensi. La parola racchiude il senso della sua origine, il suo senso semantico e il senso del discorso nel quale viene a collocarsi. Questa parola e' in se' somma di sensi derivati da una sequenza di lettere, le lettere SONO e sono prima della comunicazione scritta. Esse: nascono e nascondono altri sensi. Le lettere SONO, anche senza le parole. Ecco un perche', che e' causa e motivo del lavoro di Gabriele Levy. Un altro e' la recherce che molti fanno per intendere qualcosa di piu' sulla propria origine. L'origine e' qui rappresentata anche dalla creazione delle lettere in argilla, plasmate a mano, formate e poi indurite da aria calda. Un altro e' il "tutto" che un alfabeto, qualunque esso sia, rappresenta. Ancora di piu' se e' anche numero e se e' da piu' di mille e mille anni interpretato in Se' e nel Se' che esso, con altre lettere significa. C'e' poi la forma, quella che distingue una A da una V, una Bet da una Dalet. Anche la forma ha una sua origine; alcune volte e' una figura astratta, altre e' lo strumento che traccia o, ancora, e' la forza di una proporzione estetica matematica. Lo strumento utilizzato per la scrittura della Torah e' la piuma d'oca, la stessa lettera ripresa e ridisegnata e' resa riproducibile per la stampa in mille varianti per molte tecniche di produzione. Levy fa il suo intervento tras/forma la lettera che viene originata piana bidimensionale, la trasforma in un oggetto tridimensionale solido tattile penetrabile con gli strumenti del corpo, oltre lo spirituale, vuole renderlo concreto.
Vuole di/mostrare un valore in se', un valore di cio' che gia' ha e che gia' c'e', vuole approppriarsene con la sua manualita'. Tutto questo solo e semplicemente per esaltarne il significato, per mezzo della sua concretezza a dispetto del senso che invece non puo' che nascondersi. La lettera e' significato, senso, simbolo e forma; poi vengono le parole. L'origine e' una. Dal pensiero e' nata la traccia, dalla traccia il segno, dal segno la lettera, dalla lettera la scrittura, dalla scrittura il linguaggio, dal linguaggio il confronto, dal confronto nasce un nuovo pensiero.
Elio Carmi, Casale Monferrato 1996